Ombre sul futuro per un posto speciale…

Sono appena rientrata dalle vacanze e dovrei parlare di tutto quello che ho visto, dei posti nuovi, delle persone nuove, di ciò che mi è successo e della festa di compleanno, del torneo del Bae, della trashata e del party ma, e sottolineo il ma, non ci riesco.

Ieri sera è stata l'ultima sera di Pacì a spazio aperto.

Oggi incominciano i grandi lavori di messa a norma dello spazio da parte del comune.

Vedere il mio centro sociale svuotato quasi completamente mi ha lasciato un senso di amaro in bocca.

La paura è quella di perdere quel posto e l'essenza di quel posto.

E non riesco a proferire parola, anche se dovre… 

 

Voglio un posto speciale, un posto che vale per me
e lo cerco perché è certo
che uno almeno ce n’è
è un posto impresso in fondo alla mente
ovunque
vado dentro me è sempre presente
ricordo quelle emozioni lontane nel tempo

ricordo quanto mi sentivo al riparo dal vento
una strada, un giardino,
panchine sgangherate
la birra, le canne, le chiacchiere insensate
o
quella spiaggia solitaria e segreta
dove sedersi ad affilare la prossima
meta
in faccia al mare i fuochi non brillavano soli
tra le stelle in
fiamme c’erano anche i nostri cuori
ma ogni posto va bene per cambiare

perché quello che amo è qualcosa di speciale
vicino a qualcuno a cui non
serve parlare
che guarda coi miei occhi e dentro
ha il mio identico mare

cerco il mio posto, il posto dove stare
il posto giusto per me, lo cerco
proprio con te,
è un posto che porto nel cuore
perché quello che vivo lo
rende speciale
cerco il mio posto, il posto dove stare
il posto giusto
per me, lo cerco proprio con te,
è un posto che porto nel cuore
perché
il sogno che vivo lo rende speciale
4 case non fanno un villaggio
4
strade non fanno una piazza
4 ragazzi la fanno una banda
se
l’Impossibile diventa possibile insieme

e quelle emozioni che sento in
quel tempo mai perso
non sono né meglio, né peggio di adesso
sono solo
una storia di un tempo diverso
e cresco perverso e cerco tutto più intenso

il mondo intero ora qui a portata di mano
ogni sogno una strada che
porta lontano
e carica, corse, camionette incendiate
e studenti ribelli,
aule occupate
e barricate nelle strade, colori sulle mura
e la voglia di
andare e non avere paura
e gente speciale gente che vale per me
se mi
guardo intorno e indietro so che ce n’è
ma ogni posto va bene per cambiare

perché quello che voglio è qualcosa di speciale
vicino a qualcuno che
qui sento di amare
che guarda coi miei occhi e dentro
ha il mio identico
mare

cerco il mio posto, il posto dove stare
il posto giusto per me.
lo cerco proprio con te,
è un posto che porto nel cuore
perché quello
che vivo lo rende speciale
cerco il mio posto, il posto dove stare
il
posto giusto per me, lo cerco proprio con te,
è un posto che porto nel cuore

perche il sogno che vivo lo rende speciale
4 case non fanno un villaggio

4 strade non fanno una piazza
4 ragazzi la fanno una banda
se
l’impossibile diventa possibile insieme

voglio un tempo speciale per me,
un tempo
che vale per me e se guardo avanti uno ce n’è
ci vuole tutta la
vita per giocarsi la propria
per tutti i sentieri che ci passano sopra

cerco il mio posto, il posto dove stare …

Posted in Il mio spazio sociale | 3 Comments

Fede_dk

 

http://fede-dk.noblogs.org/post/trackbacks/under-pressure

 

 

Posted in Libri che ho letto | Comments Off on Fede_dk

Un emozione non da poco…

Ieri sera, alla libreria Terzo Mondo di Seriate (Bg), ha presenziato Don Andrea Gallo.

Il don era presente per replicare per la 24° volta il suo spettacolo teatrale a Seriate e, prima di salire sul palco, è passato in libreria per parlare con le persone presenti.

Devo dire che rispetto all'anno scorso l'ho visto un pochino più sciupato, con i capelli più lunghi.

Devo dire che rispetto all'immagine che ho di lui da bambina, sicuramente lo scorrere degli anni ha lasciato profonde rughe sul suo volto.

Devo anche dire che però i suoi occhi sono rimasti quelli di sempre: dolci e decisi allo stesso tempo.

E ascoltarlo, sentirlo parlare, è stata un'emozione.

Ero, per caso, seduta difronte a lui, e ascoltavo questo uomo così semplice, così umano, così volenteroso di aiutare e di servire il prossimo.

Ascoltavo la sua ilarità, la sua arguzia, la sua perspicacia e la sua saggezza: e gli occhi mi si sono velati.

Sono riuscita a trattenermi. Certo.

Ma ascoltarlo è stato come essere a casa.

La mia casa, quella fatta di quei "valori" e di quelle "idee" in cui io sono sempre cresciuta e vissuta.

Poi c'è da dire che lui è davvero bravo a intrattenere: sarà che ne ha viste davvero tante, sarà che è uomo di fede, ma soprattutto uomo di strada, sarà che ogni sua storia è concatenata ad un'altra storia, ma il tempo con lui è passato troppo alla svelta.

E' una di quelle persone la cui presenza dovrebbe essere a disposizione di tutti.

E' una di quelle persone che tutti dovrebbero avere l'occasione di incontrare, viso a viso.

E' una di quelle persone che non pensa a se stesso, ma pensa agli altri.

Non è che ne voglio fare un elogio a tutti i costi (anche se di elogi ne merita davvero molti): è solo che lui è un pezzo di casa, insieme ai suoi ragazzi, insieme alla Lilly, a Fabio, Adriana, a Genova tutta.

E' l'unico posto dove io mai mi sia sentita accettata per le diversità che ho.

Per questo tutti loro sono tanto importanti per me.

E poi, ieri sera, dopo questo mini dibattito con il Don, è successa una cosa fantastica.

Oltre ad essere li per ascoltare e vedere il don, ero li per chiedergli un favore per il mio spasssio sociale.

Non ero da sola, perchè avevo paura di arrivare troppo tardi dopo il lavoro.

C'era un mio amico, in realtà molto più portato di me nelle pubblic relation.

Ecco: il mio amico ha voluto che parlassi io con il Don!

Non credo per sua timidezza, tutt'altro.

Credo che abbia voluto spingere me perchè sa quanto ci tengo al Gallo.

E così, nella mia timidezza, mi sono avvicinata.

Lui mi ha preso una mano e me l'ha stretta.

Mi ha ascoltata rapidamente e poi mi rilasciato una sua firma…ma questa è un altra storia che potrò raccontarvi solo nei prossimi giorni…

Che dire?

Che è stata una serata fantastica…

E la cosa bella è che fra meno di tre giorni sarò in ferie…

Andrò via un po' da questa Bergamo, ma, al rintro, a breve, avrò la possibilità di tornare a Genova, nella mia città di sempre. 

Posted in Amici | Comments Off on Un emozione non da poco…

Senza dipendere da nessuno…

Giornata tranquilla (fino ad ora).

Questa notte ho dormito finalmente qualcosa in più…avrei pure sognato, ma la frenesia del risveglio e delle mille cose da fare, ha cancellato le tracce delle immagini…

Mi sento stanca, vero, ma mi sento forte.

Sono abbastanza vicina al mio compleanno e, come tutti gli anni, vicina a meditare e trarre conclusioni sull'anno vissuto.

Direi che il mio trentesimo anno di vita è stato un grande anno.

Mi ha riportato la socialità nella sua forma più vera.

Mi ha portato nuove conoscenze, nuove esperienze, nuovi posti visti ma, anche, mi ha riportato vecchie conoscenze e vecchi sentimenti.

Ho delirato, ho sofferto, ho gioito, ho imprecato e mi sono incazzata.

Ho ascoltato e sono stata ascoltata.

Ho pianto ed ho avuto una spalla su cui piangere ed ho offerto la mia spalla per piangere.

Ho girato come una matta, sempre in movimento e in corsa.

Ho perso quel senso di solitudine in mezzo alla gente.

Ho trovato quel senso di benessere anche da sola, perchè poi, anche volendo, non sono mai sola.

Ho apprezzato le cene, i concerti, le trasferte, i compleanni, le street parade, i rave, i cinema, le trashate, le confidenze, le coccole, le partite a pallone, gli scleri, i litigi, i ragionamenti.

Ho amato e sono stata amata.

Ho odiata e sono stata odiata.

Ma comunque sia, sono più forte di un anno fa.

Comunque sia sono più sicura di un anno fa, nonostante la mia tendenza a camminare lungo l'orlo di quell'abissoche tanto mi attrae.

E' un po' che non scrivo di me e di ciò che provo.

Sarà che certe cose le scrivo solo per me sulla carta.

Sarà che di certe cose la rete non è il mezzo ideale di condivisione.

Fatto sta che ora mi sento forte.

Ho finalmente cicatrizzato vecchie ferite.

Non ci penso più.

Chiuse tutte le porte dietro di me, chiusi tutti gli spiragli.

Chiuso con il passato.

Ora si vive per il futuro…il presente, me lo sto già serenamente godendo. 

 

Posted in Amici | Comments Off on Senza dipendere da nessuno…

Devo andare via da qua…

Ho bisogno di ferie, davvero.

Devo staccare con tutto.

Oggi è una di quelle giornate da prendere e buttare nel cesso.

Sono stanca fisicamente, stanca moralmente, stanca energeticamente.

La voglia di fare certe cose c'è ancora, ma l'andazzo generale mi scogliona davvero.

Non si può sempre lottare contro tutto e tutti.

Quindi: urge una pausa, una boccata d'aria a pieni polmoni, uno stacco celebrale (ne sono poi capace? Mah…non credo).

Comunque è un dato di fatto che troppe pressioni mantenute costanti per troppi mesi o ti fanno sbroccare di testa o ti fanno sbroccare di testa.

Il mio cervello me lo sto già bevendo tutto di un colpo.

Faccio cose così, improvvisate, senza pensarci, senza rifletterci.

E' che quando inizi ad averne le palle piene di tutto, poi, superato quel limite, non ti fermi più.

Sembra quasi una strada senza ritorno.

Solo che se fino a un mese fa era uno strafuoreggiare in allegria e simpatia, ora, rimane solo un mucchio di nervi tesi.

Posted in Generale | Comments Off on Devo andare via da qua…

Bruciami l’anima

Ora è tardi /per mordere il vento

a quest’ora là fuori lo sai /piovono pietre

a quest’ora i nostri cavalli  /calpestano il cielo

ora sei l’onda che viene /incontri il mio remo /     ora

Bruciami l’anima /fammi ridere il sangue nel cuore

bruciami l’anima /sotto la luce fammi volare

bruciami l’anima fammi cadere /sulla tua pelle

come quando il sole si arrende /e fa posto alle stelle

ora è tardi /per fallire un sorriso

a quest’ora si scavano gli occhi /per trovare un segreto

a quest’ora siamo pronti a giocare /l’ultima mano

ora splendimi intorno /e danzami piano /        ora

Bruciami l’anima /fammi ridere il sangue nel cuore

bruciami l’anima /sotto la luce fammi volare

bruciami l’anima fammi cadere /sulla tua pelle

come quando il sole si arrende /e fa posto alle stelle

nel tuo mare in tempesta  /fammi alzare le vele

nel tuo mare profondo /fammi affondare

Bruciami l’anima /fammi ridere il sangue nel cuore

bruciami l’anima /sotto la luce fammi volare

bruciami l’anima fammi cadere /sulla tua pelle

come quando il sole si arrende /e fa posto alle stelle…

Posted in Musica | Comments Off on Bruciami l’anima

Come il lupo

Riecomi con due righe due sul libro che ho appena finito di leggere.

Come il lupo di Eraldo Baldini.

Un libro magico, una storia gotica.

Tutta ambientata in Italia, tra Modena, Cesena e i monti della Valchiusa.

Il protagonista, Nazario, è un ex partigiano che nel dopo guerra ha deciso di servire la democrazia per cui ha lottato arruolandosi nel corpo della guardia forestale.

Perde la moglie a seguito di un incidente verificatosi in uno scontro a Modena tra la celere e gli operai scesi in piazza.

La figlia, Elisa, diventa epilettica a seguito della morte della madre.

Nazario decide di chiedere trasferimento in una caserma della forestale in montagna e lascia la figlia Elisa a Cesena dai nonni.

Elisa, bibma fragile, sempre più perseguitata dagli attacchi epilettici, smette di frequentare la scuola, rintanandosi in casa dei nonni, dove le giornate scorrono sempre uguali, in un tempo monotono e grigio.

Nazario, soffocato dalla morte della moglie Angela, si dedica anima e corpo al suo lavoro e, nei momenti liberi, si reca tra i boschi per seguire, osservare e studiare i lupi.

A seguito di una di queste esplorazioni fra i monti con un suo caro amico, Giuseppe, viene portato in Valchiusa, una valle che, come dice il nome, è chiusa perchè completamente circondata dai monti e non è un posto di passaggio.

Qui scopre un mondo tutto nuovo.

Un mondo dove gli uomini vivono coltivando una vite speciale da cui producono un vino raro e prezioso.

Qui conosce nonna Vera, donna anziana e matriarca della piccola comunità, anch'essa affetta da epilessia.

La malattia di nonna Vera viene ritenuta un dono speciale, un dono di preveggenza, di capacità di comunicare con il futuro.

Nazario si troverà difronte a un difficile enigma: capire i segreti della Valchiusa e decidere se mantenerli celati e continuare a difendere la cittadina o se denunciare i fatti avvenuti in tempi non troppo remoti in nome della trasparenza e degli ideali per cui lui ha combattuto fra quelle stesse montagne durante la seconda guerra mondiale.

Il libro scorre veloce e piacevole: è una fiaba d'altri tempi rivisitata in chiave moderna.

Elementi magici ed elementi quotidiani.

L'eterno dilemma del dover scegliere un percorso.

Personaggi misteriosi a cui ci si affezziona.

Voglia di sapere come si concluderà, voglia di sapere che tutto andrà a buon fine.

Una lettura piacevole, magica, coinvolgente. 

Posted in Libri che ho letto | Comments Off on Come il lupo

Rossetto e cioccolato

 
Ci vuole passione molta pazienza sciroppo di lampone e un filo di incoscienza
ci vuole farina del proprio sacco sensualità latina e un minimo distacco
si fa così rossetto e cioccolato che non mangiarli sarebbe un peccato
si fa così si cuoce a fuoco lento mescolando con sentimento
le calze nere il latte bianco e già si può vedere che piano sta montando
é quasi fatta zucchero a velo la gola soddisfatta e nella stanza il cielo
si fa così per cominciare il gioco e ci si mastica poco a poco
si fa così è tutto apparecchiato per il cuore e per il palato
sarà bello bellissimo travolgente lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente coi bei peccati succede sempre
ci vuole fortuna perché funzioni i brividi alla schiena e gli ingredienti buoni
è quasi fatta zucchero a velo la gola soddisfatta e nella stanza il cielo
si fa così per cominciare il gioco e ci si mastica poco a poco
si fa così è tutto apparecchiato per il cuore e per il palato
sarà bello bellissimo travolgente lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente coi bei peccati succede sempre
Posted in Musica | Comments Off on Rossetto e cioccolato

Le conseguenze dell’amore

Ieri ho visto finalmente questo film.

Devo dire che mi è piaciuto un sacco.

Mi ha lasciato un non so che.

Le musiche sono eccezionali.

L'attore interpreta un ruolo tutt'altro che scontato e recita impeccabilmente.

La storia, in se, non è nulla di stravagante, originale o innovativa.

Eppure c'è un crescendo di emozioni che esplodono.

Il vivere piatto e quotidiano, imprigionato ai soliti gesti del protagonista, che viene spezzato, ribaltato, scosso da una ragazza.

E' come aprire un vaso di pandora.

E' come assistere al risveglio impetuoso dei sentimenti e della vita.

Il grigiore esterno ed interno che poco a poco si dissolvono.

La monotonia e la quotidianità assumono spessore.

Il tempo stesso si dilata e diventa vero tempo.

Il tempo dell'attesa: da attesa statica ad attesa dinamica.

L'unica nota che ha innervosito la mia visione è aver ascoltato un dialogo che ho letto su un blog di una persona qualunque.

E qui ho capito quanto le persone citino senza inserire le fonti.

E' scorretto fare dei pensieri altrui, delle parole altrui, un proprio elaborato.

Mi può andare anche bene la citazione, ma la citazione rimane una citazione e dico, mai e poi mai, mi permetterei di far passare per parole mie, parole scritte da altri. 

Preferisco scrivere male, arrancare, non dire, piuttosto che dire con la voce di altri. 

Posted in Film | Comments Off on Le conseguenze dell’amore

Stanza 411

Ho letto settimana scorsa il libro di Simona Vinci, Stanza 411.

Non ne sono entusiasta per niente.

Il libro in sé si legge in poche ore (sono solo 124 pagine).

E' il concetto dell'amore che esprime che mi fa incazzare.

Chi mi conosce sa benissimo che non sono mai stata e mai sarò una femminista militante.

Eppure, dopo aver letto questo libro, mi verrebbe voglia di dire quattro cosette quattro all'autrice.

La narrazione parte con dei flashback e sembra la classica storia d'amore romantica.

Poi (perchè c'è sempre un poi) la visione romantica dell'amore scompare per dare spazio alla visione quotidiana, sofferta, violenta e sconosciuta del partner.

Ci sono frasi che mi hanno allibito…

«Usami, ti ho detto inginocchiandomi sul letto, la faccia affondata in un cuscino, le braccia dietro di me, i polsi incrociati sulla curva della schiena. Usami. Dimentica chi sono, dimentica le mie parole, le mie lettere, il mio nome, dimentica tutto. (…) È questo il sesso: uno spazio vuoto, una stanza impersonale in una città sconosciuta».

E ancora:

«tu sei un uomo che ha avuto molte donne. Le sento sulle tue mani, queste altre, sui polpastrelli, sulla lingua (…) Sei un uomo abituato a scopare puttane»

Per non parlare poi delle affermazioni della protagonosta del romanzo:le donne non lavorano, non hanno uno stipendio, ma in compenso offrono il loro tempo e le loro energie a cucinare, lavare, stirare, riassettare casa, fare la spesa per i loro compagni, quindi, come un uomo si paga le prostitute per avere del sesso, così dovrebbe pagare le proprie compagne di vita per i lavori domestici.

Lo ritengo un libro inutile, che cerca di filosofeggiare sull'amore e sul significato del perdersi uno nell'altro, nel fondersi senza aspettarsi che il partner si trasformi in ciò che vogliamo, mentre in realtà, sfogliando le pagine, si scende sempre più verso il basso, senza giungere ad una meta precisa, ma quasi con affanno ad una conclusione che sembra universale:

"Ho amato un uomo che non esiste. L'altro che tutti aspettiamo da sempre e che non può arrivare"

Concludendo?

Ci sono letture più interessanti, più analitiche, più riflessive e meno superficiali sul tema dell'amore e della coppia. 

Continue reading

Posted in Libri che ho letto | 3 Comments