Stanza 411

Ho letto settimana scorsa il libro di Simona Vinci, Stanza 411.

Non ne sono entusiasta per niente.

Il libro in sé si legge in poche ore (sono solo 124 pagine).

E' il concetto dell'amore che esprime che mi fa incazzare.

Chi mi conosce sa benissimo che non sono mai stata e mai sarò una femminista militante.

Eppure, dopo aver letto questo libro, mi verrebbe voglia di dire quattro cosette quattro all'autrice.

La narrazione parte con dei flashback e sembra la classica storia d'amore romantica.

Poi (perchè c'è sempre un poi) la visione romantica dell'amore scompare per dare spazio alla visione quotidiana, sofferta, violenta e sconosciuta del partner.

Ci sono frasi che mi hanno allibito…

«Usami, ti ho detto inginocchiandomi sul letto, la faccia affondata in un cuscino, le braccia dietro di me, i polsi incrociati sulla curva della schiena. Usami. Dimentica chi sono, dimentica le mie parole, le mie lettere, il mio nome, dimentica tutto. (…) È questo il sesso: uno spazio vuoto, una stanza impersonale in una città sconosciuta».

E ancora:

«tu sei un uomo che ha avuto molte donne. Le sento sulle tue mani, queste altre, sui polpastrelli, sulla lingua (…) Sei un uomo abituato a scopare puttane»

Per non parlare poi delle affermazioni della protagonosta del romanzo:le donne non lavorano, non hanno uno stipendio, ma in compenso offrono il loro tempo e le loro energie a cucinare, lavare, stirare, riassettare casa, fare la spesa per i loro compagni, quindi, come un uomo si paga le prostitute per avere del sesso, così dovrebbe pagare le proprie compagne di vita per i lavori domestici.

Lo ritengo un libro inutile, che cerca di filosofeggiare sull'amore e sul significato del perdersi uno nell'altro, nel fondersi senza aspettarsi che il partner si trasformi in ciò che vogliamo, mentre in realtà, sfogliando le pagine, si scende sempre più verso il basso, senza giungere ad una meta precisa, ma quasi con affanno ad una conclusione che sembra universale:

"Ho amato un uomo che non esiste. L'altro che tutti aspettiamo da sempre e che non può arrivare"

Concludendo?

Ci sono letture più interessanti, più analitiche, più riflessive e meno superficiali sul tema dell'amore e della coppia. 

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