Un emozione non da poco…

Ieri sera, alla libreria Terzo Mondo di Seriate (Bg), ha presenziato Don Andrea Gallo.

Il don era presente per replicare per la 24° volta il suo spettacolo teatrale a Seriate e, prima di salire sul palco, è passato in libreria per parlare con le persone presenti.

Devo dire che rispetto all'anno scorso l'ho visto un pochino più sciupato, con i capelli più lunghi.

Devo dire che rispetto all'immagine che ho di lui da bambina, sicuramente lo scorrere degli anni ha lasciato profonde rughe sul suo volto.

Devo anche dire che però i suoi occhi sono rimasti quelli di sempre: dolci e decisi allo stesso tempo.

E ascoltarlo, sentirlo parlare, è stata un'emozione.

Ero, per caso, seduta difronte a lui, e ascoltavo questo uomo così semplice, così umano, così volenteroso di aiutare e di servire il prossimo.

Ascoltavo la sua ilarità, la sua arguzia, la sua perspicacia e la sua saggezza: e gli occhi mi si sono velati.

Sono riuscita a trattenermi. Certo.

Ma ascoltarlo è stato come essere a casa.

La mia casa, quella fatta di quei "valori" e di quelle "idee" in cui io sono sempre cresciuta e vissuta.

Poi c'è da dire che lui è davvero bravo a intrattenere: sarà che ne ha viste davvero tante, sarà che è uomo di fede, ma soprattutto uomo di strada, sarà che ogni sua storia è concatenata ad un'altra storia, ma il tempo con lui è passato troppo alla svelta.

E' una di quelle persone la cui presenza dovrebbe essere a disposizione di tutti.

E' una di quelle persone che tutti dovrebbero avere l'occasione di incontrare, viso a viso.

E' una di quelle persone che non pensa a se stesso, ma pensa agli altri.

Non è che ne voglio fare un elogio a tutti i costi (anche se di elogi ne merita davvero molti): è solo che lui è un pezzo di casa, insieme ai suoi ragazzi, insieme alla Lilly, a Fabio, Adriana, a Genova tutta.

E' l'unico posto dove io mai mi sia sentita accettata per le diversità che ho.

Per questo tutti loro sono tanto importanti per me.

E poi, ieri sera, dopo questo mini dibattito con il Don, è successa una cosa fantastica.

Oltre ad essere li per ascoltare e vedere il don, ero li per chiedergli un favore per il mio spasssio sociale.

Non ero da sola, perchè avevo paura di arrivare troppo tardi dopo il lavoro.

C'era un mio amico, in realtà molto più portato di me nelle pubblic relation.

Ecco: il mio amico ha voluto che parlassi io con il Don!

Non credo per sua timidezza, tutt'altro.

Credo che abbia voluto spingere me perchè sa quanto ci tengo al Gallo.

E così, nella mia timidezza, mi sono avvicinata.

Lui mi ha preso una mano e me l'ha stretta.

Mi ha ascoltata rapidamente e poi mi rilasciato una sua firma…ma questa è un altra storia che potrò raccontarvi solo nei prossimi giorni…

Che dire?

Che è stata una serata fantastica…

E la cosa bella è che fra meno di tre giorni sarò in ferie…

Andrò via un po' da questa Bergamo, ma, al rintro, a breve, avrò la possibilità di tornare a Genova, nella mia città di sempre. 

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