Bergamasca nel sangue, Genovese nel cuore

Chi mi conosce davvero bene, sa quanto io ami Genova.

Che avrà Genova di così diverso dalla città in cui sono scresciuta e vissuta?

Tutto e niente. O forse a Genova appartiene il mio cuore ed è l'unica città che sento mia.

Essenzialmente dovrei mantenere un brutto ricordo del poco tempo in cui vi ho vissuto, eppure, anche se so benissimo che quegli anni non sono stati un gran che, poi a Genova ci sono tornata.

A Genova ci sono le due persone più importanti della mia vita.

A Genova ogni strada, in salita o in discesa, ogni rumore, il vento, la pioggia, il sole, il mare, i vicoli di via Pra ma anche via XX Settembre, i suoi mercati comunali, il pesto e le troffie, la focaccia, il pesce, l'odore che si respira, mi fanno sentire bene, mi fanno sentire me stessa, a casa.

A Genova ho trascorso momenti felici, ma anche no.

A Genova sono andata con il cuore gonfio di speranza e sono tornata con una grossa delusione.

A Genova ho amato ed odiato.

Ho visto una persona importante fare lo scemetto perchè ferito e scottato.

A Genova ci sono tutti i miei sogni e avrei dovuto andare a viverci anni fa.

A Genova c'è tutto e niente. Quel tutto e quel niente che mi appartengono.

A Genova c'è il mio cuore.

E domani sera ci sarà parte dei miei ricordi qui da me, a Bergamo.

Domani sera ci sarà una figura importante, un uomo che stimo sopra ogni altra persona, un uomo per cui farei qualsiasi cosa in nome delle sue idee e delle sue lotte.

Domani Genova sarà a Bergamo e Bergamo tornerà a Genova.

Non potete capire, ma non pretendo che capiate. 

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