Per quella luce che brilla nei loro occhi…

Ieri e oggi sono tornati i nostri ragazzi dalla Palestina.

Sinceramente non credevo mi sarebbero mancati così tanto.

Siceramente non credevo che mi fossero mancati fino a quando li ho rivisti e li ho sentiti parlare.

Sono tornati tutti rinvigoriti, grintosi, pieni di voglia di fare e sbrigare, con una luce particolare negli occhi.

Mi hanno regalato un braccialetto con la bandiera palestinese ripetuta e la scritta al centro Palestine: da questa sera, dall'attimo in cui l'ho indossato, non lo toglierò più.

Finchè non riuscirò ad andare in Palestina anche io, terrò questo braccialetto a mo di "memento" di tutto ciò di cui devo essere parte anche io.

Forse sono già parte di tutto ciò, anche se non sono ancora stata nella striscia di Gaza.

Resta il fatto che devo andarci.

E non tanto per il fatto di seguire gli altri, ma per il fatto di vedere con i "miei occhi" e di sentire con le "mie orecchie" tutto quello che mi hanno raccontato.

Per il fatto di essere la, dando solidarietà con la presenza fisica.

Per il fatto di essere la, facendo della mia persona uno scudo per loro.

E' stupendo vedere i tuoi fratelli raccontarsi e raccontare dieci giorni di vita in Palestina con un fuoco che arde nei loro occhi.

Del resto loro sono la mia famiglia.

Del resto loro sono quelli con cui da un anno condivido tutto.

Del resto loro sono quelli che nel piccolo, ogni giorno, realizzano parte dei miei sogni, delle mie aspettative, dei miei progetti.

Del resto loro sono il mio "branco". 

Non voglio sembrare troppo sentimentale, ma io sono così: estremamente passionale.

Non ho una via di mezzo per descrivere quello che provo.

E non posso pensare di non provare nulla.

Anche le piccole cose riescono a incendiarmi l'anima.

Ragazzi: ben tornati!!! 

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