Perchè tutti abbiamo delle guerre da combattere…

Sono giorni strani questi.

Nel mio privato sta accadendo di tutto e di più. Avrei bisogno di scrivere e scrivere, di parlare e parlare per svuotare la testa dai pensieri.

Purtroppo quando c'è un calo del lavoro da svolgere (e per lavoro non intendo quello che mi da un reddito), la mia testolina inzia a brulicare e brulicare pensieri.

Oggi sto così, un po' in scazzo.

Forse è dovuto per ieri, per aver parlato con una certa persona.

Ma va tutto bene.

So solo che questo mese sarà apparentemente calmo fino al 20, dopo di che sarà una maratona di iniziative, di sbatte: non vedo l'ora.

Stare ferma proprio non ci riesco (anche se in realtà non sto mai ferma): spero solo che finiscano le settimane con 4 sere di assemblee varie…non ce la faccio più, considerato il fatto che due di queste sere sono impegnate da un assemblea di cui non mi importa più nulla.

Vorrei entrare a gamba tesa e rompere, ma per ora non mi è stato ancora concesso.

Io odio temporeggiare e "fingere": non è il mio stile.

Diretta, aperta, a costo anche di scazzare.

Uffff….

In realtà se mi fermo poi a pensare attentamente, dovrei fare mille e mille cose…poi però mi rendo conto che le palleggio con estrema abilità come un giocoliere fa con le palline: li, tutte sospese per aria, ed io, che le faccio vorticosamente girare, facendo un pezzo di una cosa per poi passare in rapida successione ad altro.

E' primavera: è questo il problema.

In primavera divento una mina vagante. Esplodo ed implodo in continuazione, passando dalle stelle alle stalle e viceversa.

Ora incazzata e corrucciata, tra 5 minuti in fibrillazione con l'argento vivo addosso.

Che ci posso fare? Nulla. Devo solo prendermi per quella che sono.

Avrei mille cose da dire e scrivere, ma poi, ora come ora, non voglio passare per la scontrosa di turno…ma ne avrei per tutti, davvero.

Per cui mi fermo qui… 

 

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